TERRICCIO Fondolinfa Orchidee LT.10

TERRICCIO Fondolinfa Orchidee LT.10
Composizione – Corteccia di pino marittimo francese (mm. 10/25); torba bionda. pH 5,0-5,5 – salinità massima 400 μS/cm. Caratteristiche – Substrato studiato per soddisfare al meglio le complesse esigenze di tutte le orchidee, sia quelle “monopodiali”, ...Altre informazioni
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Composizione – Corteccia di pino marittimo francese (mm. 10/25); torba bionda. pH 5,0-5,5 – salinità massima 400 μS/cm. Caratteristiche – Substrato studiato per soddisfare al meglio le complesse esigenze di tutte le orchidee, sia quelle “monopodiali”,
Composizione – Corteccia di pino marittimo francese (mm. 10/25); torba bionda.
pH 5,0-5,5 – salinità massima 400 μS/cm.

Caratteristiche – Substrato studiato per soddisfare al meglio le complesse esigenze di tutte le orchidee, sia quelle "monopodiali", che crescono per allungamento del fusto (come Phalaenopsis, Vanda, Angraecum), sia quelle "simpodiali", che formano generalmente degli pseudobulbi (ingrossamenti più o meno marcati contenenti le riserve nutritive) da cui si dipartono i ciuffi di nuova vegetazione (come Miltonia, Cattleya, Cymbidium, Oncidium). Per la presenza di una consistente frazione di corteccia selezionata di pino rosso delle Landes francesi, Fondolinfa Orchidee assicura una struttura porosa e drenante di lunga durata, riducendo i rischi di asfi ssie e marciumi radicali. La frazione torbosa garantisce la giusta ritenzione idrica e aumenta la "capacità di scambio" degli elementi nutritivi. Per queste sue peculiari caratteristiche e per la specifi cità della coltivazione, Fondolinfa Orchidee non può essere sostituito con nessun altro terriccio della serie Fondolinfa.
Invasatura e rinvaso – Il prodotto s'impiega tal quale. La maggior parte delle piante adulte dovrebbe essere rinvasata ogni 18-24 mesi (maggiore frequenza per le piante giovani). In assenza di stress evidenti (se presenti è opportuno intervenire subito, anche compromettendo la fi oritura), l'epoca migliore per il rinvaso è:
• quella successiva alla fi oritura, se l'orchidea è monopodiale;
• al risveglio vegetativo, prima dell'allungamento delle nuove radici, se l'orchidea è simpodiale.

Consigli pratici – Non riutilizzate il vecchio terriccio e inumidite il nuovo.
Le piante monopodiali vanno poste al centro del vaso (1); con le simpodiali, ponetegli pseudobulbi più vecchi verso il bordo lasciando così più spazio a disposizione per i nuovi accrescimenti. Aggiungete terriccio e, per dare maggiore stabilità alla pianta, fatelo scendere bene tra le radici (2). Inserite i tutori in caso di necessità.
Pressate delicatamente con le mani (3). A lavoro ultimato: il colletto delle monopodiali dovrà risultare appena fuori terra, 2-3 cm. sotto il bordo del vaso;
il rizoma delle simpodiali, 2-3 cm. sotto il bordo del vaso, coperto con un sottile strato di terriccio. Ponete l'orchidea in luogo ombreggiato. Per stimolare la radicazione, almeno per una decina di giorni, evitate abbondanti annaffi ature e, una o due volte al giorno, nebulizzate la pianta e la superfi cie del terriccio (4).
Successivamente, riportatela in una posizione più luminosa ed iniziate il normaleprogramma di annaffi atura e concimazione.
Fabbricante: LINFALINFA